Mega piano da oltre 37 milioni per rigenerare immobili abbandonati e aree popolari
Comune e Ater vincono un bando ministeriale da 25,8 milioni per la qualità dell’abitare e la rigenerazione di zone degradate e, integrandolo con risorse proprie, mettono in campo un totale di quasi 37 milioni di nuovi investimenti per Pordenone.
Previsti il recupero di nove immobili abbandonati da decenni, tra cui luoghi simbolo della città come l’ex birrificio, e la loro trasformazione in 84 alloggi sociali. Un’operazione che risponderà, almeno in parte, alla richiesta di residenze da parte delle fasce più fragili. Nel programma anche la rigenerazione delle aree delle case popolari di largo Cervignano e via Pontinia e la riqualificazione del centro anziani di Torre.
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Per favore abilitali oppure gestisci le tue preferenzeRIGENERAZIONE DELLE AREE FRAGILI
«Siamo orgogliosi – ha dichiarato il sindaco Alessandro Ciriani -. Con tutti i finanziamenti portati a casa stiamo attuando e attueremo la più grande riqualificazione urbanistica, ambientale e naturalistica della storia della città. Questi progetti, in particolare, hanno ricevuto il contributo più alto tra i comuni del Friuli Venezia Giulia e il terzo nel Nordest. Con essi interveniamo assieme ad Ater in aree caratterizzate da fragilità, per aumentare la qualità del tessuto urbano».
GLI INTERVENTI
Gli interventi si snoderanno nel corso degli anni e toccheranno un po’ tutti i quartieri. A Vallenoncello, in via Brugnera, si ricaveranno 12 nuove residenze tramite la sopraelevazione di due edifici (2,2 milioni). A Borgomeduna la rigenerazione di un ex edificio Telecom porterà 8 alloggi, per un investimento di 3 milioni. A Torre previsto il recupero dell’area e dell’edificio comunale “Cral” di via Musile (8 nuove case per un investimento di 1,5 milioni); a Villanova, in via Pirandello, la demolizione e ricostruzione di due ex grandi centrali termiche (l’operazione - da 6 milioni 993 mila euro, permetterà di creare 24 alloggi).
Tra gli interventi più significativi c’è il recupero dell’ex birrificio, struttura storica di archeologia industriale in condizioni di grave abbandono, nei pressi della questura. Verrà trasformata in 5 alloggi e in attività direzionali. Intervento da 7 milioni e 350 mila euro. In zona verrà recuperato anche l’immobile “ex Battiferro” (intervento da 2 milioni e 100 mila euro) attualmente avvolto dalla vegetazione nell’area dei laghetti San Carlo, con l’ottenimento di un nuovo alloggio. La riqualificazione dell’immobile ex Vastagamma in vicolo del Molino, permetterà di ottenere 3 alloggi (100 mila euro). La rigenerazione dell’area delle case popolari di largo Cervignano e via Pontinia ha come obiettivo «rendere le zone più godibili, fruibili e vivibili» ha spiegato Ciriani. In dettaglio, ha aggiunto il direttore Ater, Lorenzo Puzzi, «modificheremo le aree verdi e le zone comuni e riqualificheremo gli edifici dal punto di vista energetico tramite l’ecobonus». Infine, il recupero della casa anziani di Torre attraverso opere di adeguamento sismico e efficientamento energetico per il riutilizzo di 13 unità abitative dedicate agli anziani autosufficienti. Il progetto prevede inoltre il reimpiego di spazi destinati alla socialità e a scopi sanitari, anche attraverso la realizzazione di un centro di ospitalità diurno.
PIANO COORDINATO
Un grande piano «coordinato con gli altri interventi – ha rimarcato il sindaco – in modo che il tessuto urbano sia riqualificato in un disegno coerente». «Questi progetti – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Cristina Amirante - seguono un filo conduttore, sono messi in connessione con la mobilità sostenibile, discendono da un piano regolatore che guarda alle aree degradate per fare da volano alle iniziative anche dei privati. Da sottolineare che tutti i progetti che abbiamo presentato sono stati finanziati. Abbiamo fatto tutto in casa, senza ricorrere a professionisti esterni. Va ringraziato l’architetto Maurizio Gobbato e tutto il personale del Comune che ci ha lavorato». «Pordenone ha bisogno di zone di recupero urbano – ha aggiunto il presidente Ater Giovanni tassan Zanin - noi di Ater abbiamo la missione di realizzare alloggi abitativi per le classi più fragili e questi progetti si inseriscono in modo armonico nel tessuto cittadino. Creare nuovi appartamenti nei prossimi due anni con questa gigantesca iniziativa è un toccasana che risponde almeno parzialmente alla richiesta di alloggi sociali». Per l’assessore al patrimonio e lavori pubblici, Walter De Bortoli, «questo successo non nasce per caso, ma è il frutto di un impegno costante dell’Amministrazione per reperire fondi per la città e portarla all’avanguardia».