Aquileia e il potere temporale di patriarchi
- Data 30 aprile 2021
Miti: il perché del potere temporale dei Patriarchi di Aquileia
Si conclude con successo il progetto “La lunga vita dei Miti” con l’ultimo dei tre incontri dedicati ad approfondire la storia di Aquileia, città tra le più grandi e ricche dell'Impero Romano nel Mediterraneo, sede di un Patriarcato durato fino al 1751 e centro propulsore del Cristianesimo in tutta l'Europa centrale durante il Medioevo.
L’appuntamento che si focalizza sulle ragioni della nascita del potere temporale dei Patriarchi di Aquileia è curato da Pier Carlo Begotti, studioso ed esperto di storia friulana. Lo si potrà seguire on line lunedì 3 maggio alle 17.30, sul canale youtube dell’Accademia San Marco, all’indirizzo https://tinyurl.com/y3qfd6px oppure in forma estesa su https://www.youtube.com/channel/UCHJ9_zLRtVPulm_SXKvO3IQ .
Aquileia fu una delle città più importanti dell'Impero Romano e durante il Medioevo. Decadde lentamente tra il Tardo Antico e l’Alto Medioevo; i vescovi/ patriarchi spostarono la sede a Cormons e poi a Cividale ma la reputazione di Aquileia e dei “patriarchi” continuò a perpetuarsi nei secoli successivi alimentando il senso imperituro del suo mitico passato in virtù della sua durata appunto dal aprile 1077 quando l’imperatore Enrico IV, le assegnò il dominio del Friuli e aree del Veneto, della Slovenia, della Carinzia e dell’Istria fino al 1751. I suoi presuli governarono questa vasta regione ecclesiastica, acquisendo proprietà e poteri civili sempre più importanti, grazie al crescente interesse dei sovrani per le istituzioni religiose, intese come basi territoriali della loro autorità.
“Con la scelta di ripercorrere il mito di Aquileia dal suo sorgere e nella sua evoluzione – spiega il presidente Aicc di Pordenone ( Associazione italiana cultura classica) Gianantonio Collaoni – si è voluto fornire una consapevolezza della storia della nostra Regione che non si limita alla conoscenza ammirata dei monumenti, ma dà ragione di modi di essere e di pensare la nostra identità regionale”.
Il progetto “La lunga vita dei miti” è stato realizzato con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia, del Comune di Pordenone, di Fondazione Friuli ed in collaborazione con l’Associazione “L’oppure” e l’Accademia San Marco di Pordenone, infine, con il patrocinio del Comune di San Vito al Tagliamento.