Sezioni

Lavori di pubblica utilità in pena alternativa

Ufficio competente Gestione del personale
Responsabile del procedimento
  • Turrini Marisa – Funzionario amministrativo contabile
    • tel.: 0434 392479

Il Comune di Pordenone ha stipulato apposita convenzione con il Tribunale di Pordenone per lo svolgimento di Lavori di Pubblica Utilità in pena alternativa.

La convenzione è stata stipulata nel rispetto di:

  • art. 54 del D.Leg. 22 agosto 2000 n. 274 il Giudice di Pace può applicare, su richiesta dell’imputato, la pena di Lavoro di Pubblica Utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso Enti e Organizzazioni di Assistenza Sociale e di Volontariato.
  • art. 2 c. 1 del D.M. 26 marzo 2001, emanato a norma dell’art. 54, c.6 del citato D.Leg. stabilisce che l’attività non retributiva in favore della collettività è svolta sulla base di convenzioni da stipulare con il Ministero della Giustizia o su delega di quest’ultimo, con il Presidente del Tribunale nel cui circondario sono presenti le Amministrazioni, gli Enti o le Organizzazioni indicate nell’art. 1 c. 1 del citato D.M., presso i quali può essere svolto il lavoro di pubblica utilità.
  • art. 165 del Codice Penale il giudice del Tribunale può concedere la sospensione condizionale della pena subordinandola alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività.

ITER AMMINISTRATIVO

L’avvocato che segue l’imputato chiede la disponibilità del Comune all’accoglienza della persona segnalata per svolgimento del lavoro di p.u. Prima di dare risposta, il Responsabile fissa un appuntamento con l’imputato al fine di conoscere eventuali  carichi pendenti, abilità professionali, ecc. per individuare la collocazione più opportuna della persona all’interno dell’Ente. Successivamente al colloquio va inviata una lettera di accettazione o di diniego.

Dopo l’esecutività del decreto penale di condanna, arriva al Comune e per conoscenza ai carabinieri di Pordenone, la comunicazione del Tribunale di Pordenone – Ufficio del GIP-GUP che, tra l’altro, dispone l’avvio dell’attività e contiene il monte ore da svolgere e la misura oraria settimanale.

La referente concorda con il condannato il calendario delle attività.

A fine attività viene predisposta una relazione finale e inviata, unitamente alle presenze rilevate, al Tribunale ufficio del GIP-GUP e per  conoscenza anche ai CC.

Riferimenti normativi

Potere sostitutivo

pubblicato il 2013/09/11 14:40:00 GMT+2 ultima modifica 2024-01-11T17:17:17+02:00
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