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La macchina organizzativa si è messa in moto e gli incontri di questi giorni all’ex Convento di San Francesco, hanno sancito l’inizio del percorso operativo che porterà Pordenone verso il 2027, anno in cui vestirà i panni di Capitale Italiana della Cultura.
La partecipazione è stata straordinaria: oltre 200 persone hanno animato l'evento, tra la sala dell'ex Convento e il collegamento streaming dalla Casa della Musica in Piazza della Motta. Presenti tutti i protagonisti di questa avventura culturale, dai sindaci dei Comuni dell'ex provincia, agli operatori culturali di Pordenone e del territorio circostante, in un clima di grande.
Nella prima parte dell’incontro sono intervenuti il Sindaco Alessandro Basso, l’Assessore Alberto Parigi, la Dirigente del settore Cultura Flavia Maraston, Flavia Leonarduzzi e Tomaso Boyer di Itinerari Paralleli, l’impresa sociale che ha seguito la stesura del dossier e che accompagnerà la città in questo percorso verso il 2027
Il Sindaco Alessandro Basso: “Con questi incontri entriamo davvero nel vivo di Capitale italiana della Cultura 2027 e inauguriamo una fase realizzativa, quindi un momento di grande concretezza. Mi fa molto piacere questa voglia di territorio e di centralità del nostro territorio, rappresentata dalla presenza di decine di Sindaci all’evento di ieri. La macchina è partita, ne siamo entusiasti, ora si tratta di mettere benzina e continuare a correre.”
L'Assessore Alberto Parigi: “Il lavoro verso Pordenone 2027 è iniziato da tempo, ma gli incontri che abbiamo organizzato in questi giorni rappresentano una sorta di big bang che danno inizio ad un percorso partecipato insieme alle associazioni e ai Comuni e con tutti coloro che intendono partecipare a questo progetto. C’è molto fermento e Pordenone 2027 si respira già nell’aria, ma è chiaro che dobbiamo dare un ordine e una direzione a tutta questa energia, per questo stiamo offrendo gli strumenti e le istruzioni per l’uso per poter essere della partita perché solo se tutti daranno qualcosa alla città, a Pordenone 2027, questa opportunità sarà sfruttata al 100%”.
Durante l’incontro sono state illustrate le modalità e le tempistiche per chi vorrà presentare delle nuove proposte e progettualità: si apriranno infatti tre manifestazioni di interesse, una locale per costruire il programma di Verso Capitale italiana della Cultura che riguarda gli operatori del territorio interessati a proporre progetti sull'ex provincia di Pordenone, una seconda locale che selezionerà progettualità da svolgersi durante il 2027 e una terza rivolta a soggetti nazionali interessati a costruire insieme agli operatori territoriali delle proposte per la nostra città e il territorio.
Per supportare gli operatori locali sarà messo a disposizione un percorso di formazione e accompagnamento a cura di Itinerari Paralleli
Inoltre è stato dedicato un capito al logo “Verso Capitale italiana della Cultura 2027”, che verrà utilizzato fino al 31 dicembre 2026 e che racconta la prima parte del percorso durante il quale si penserà a Pordenone Capitale non solo come un progetto annuale per il 2027, ma piuttosto come un processo già avviato. Nelle prossime settimane sarà possibile prendere visione delle linee guida per la concessione del logo e farne richiesta formale per l'utilizzo.
A seguire si è tenuta una sessione specifica dedicata ad alcune delle realtà che hanno contribuito alla stesura dei progetti presentati per la candidatura e con le quali sono state riprese le fila della programmazione per definirne e avviarne le progettualità, suggerendo loro le linee guida per redigere le schede progetto.
La giornata di oggi invece è dedicata alle realtà i cui progetti, già inseriti nel dossier, prenderanno forma già nel 2025 con i quali si sono tenuti dei tavoli di lavoro specifici.
Tra questi il Summer Camp internazionale sul futuro delle città medie a cura di ISIA (sede di Pordenone) e del Consorzio Universitario di Pordenone, un progetto aperto a studenti di tutta Europa, dedicata al ruolo del design nella rigenerazione urbana, con un focus sulle città medie. Tra gli obiettivi, creare un laboratorio di nuovi paradigmi per la rigenerazione urbana, in continuità con il Small City Forum.
Con la Scuola del Mosaico, il Comune di Spilimbergo e il direttore della Biblioteca di Spilimbergo - qui in veste anche di direttore del Centro Studi Pasolini di Casarsa – sono state riprese le fila del progetto “Surface” che prevede la creazione di tre mosaici di grandi dimensioni in spazi pubblici a Spilimbergo e Pordenone.
Entrato nell’operatività anche il progetto “La cultura che cura” che promuoverà la salute di tutte le persone inserite in un percorso di cura, attraverso eventi, laboratori, formazione, divulgazione e progetti nelle scuole.
Il prossimo passo sarà l’avvio di una serie di incontri anche con i referenti dei progetti in partenza nel 2026.
Ultimo aggiornamento: 09-07-2025, 12:41