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Riqualificazione dell’area esterna della Stazione ferroviaria

09/02/2022 – L'area di parcheggio per le biciclette della stazione verrà dismessa dal 28 marzo per la partenza del cantiere.
Riqualificazione dell’area esterna della Stazione ferroviaria
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L'area di parcheggio per le biciclette della stazione verrà dismessa dal 28 marzo per la partenza del cantiere.
Comune di Pordenone
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2022-03-18T12:05:28+02:00

Proseguendo nella ristrutturazione funzionale ed estetica complessiva della città, il comune di Pordenone avvierà un’opera di recupero e restyling dell’area esterna della Stazione ferroviaria cittadina.

Il cantiere avrà inizio a fine marzo/inizio aprile, durerà 6 mesi circa e consentirà di eliminare il disordine ora presente davanti alla stazione, la mancanza di sicurezza, lo spazio ristretto e la difficoltà di illuminazione, che determinano la facilità con cui le biciclette vengono rubate.

Come indicherà la cartellonistica apposta sotto alle pensiline del parcheggio biciclette, l'area verrà delimitata e il parcheggio per le biciclette verrà soppresso a partire dal 28 marzo, per consentire l'inizio dei lavori.

Gli utenti sono quindi invitati a rimuovere le biciclette in sosta e ad utilizzare una apposita area alternativa attrezzata presso il parcheggio di via Oberdan, accanto al Mulino Zuzzi.

Le biciclette che non verranno rimosse saranno depositate presso un sito di proprietà del Comune di Pordenone e potranno essere recuperate dai proprietari previo appuntamento con gli uffici comunali.

«Andremo a modificare i percorsi pedonali –illustra l’assessore all'Urbanistica Cristina Amirante-, gli spazi riservati al bike sharing e alle biciclette private, che verranno quindi coperte dalle intemperie, saranno più sicure, organizzate in spazi razionalizzati e ben illuminati.

Verrà edificato anche un box ad uso di chi gestirà il servizio di bike sharing, in modo tale da consentire un controllo diretto e dare ai cittadini e agli utenti della stazione un punto di manutenzione per le biciclette e la possibilità di usufruire dei servizi legati alla mobilità sostenibile della città».

Il processo di implementazione delle infrastrutture a favore della mobilità sostenibile prevede la realizzazione di nuove ciclabili, la ristrutturazione di itinerari ciclabili esistenti, l’introduzione di nuove aree pedonali, ztl, zone 30 km/h, il potenziamento delle infrastrutture e dei necessari servizi di sharing mobility a servizio dei pendolari nell’uso intermodale di mezzi pubblici (treni, autobus extraurbani ed urbani, taxi, bike sharing e micromobilità elettrica quali monopattini) e dei mezzi privati (auto/bicicletta/monopattino).

Il bando Primus consentirà di migliorare e potenziare le infrastrutture a favore dell’intermodalità e della mobilità dolce, creando un polo intermodale destinato alla sharing mobility.

Una transizione strutturata e di grande impegno, che ha visto Pordenone cambiare il suo volto con cantieri e riconversioni che fanno parte di un disegno progettuale complessivo di rigenerazione urbana e di una più ampia visione sull’aspetto e la funzionalità della città.

«L’impegno dell’amministrazione in questi anni -spiega il sindaco Alessandro Ciriani- è stato quello di sistemare un po’ alla volta i quadranti e i luoghi della città che erano stati abbandonati, o che versavano in condizioni indecorose.

Uno di questi è sicuramente l’area della stazione, che è stata sostanzialmente abbandonata dallo Stato: si pensi alla chiusura dell’edicola e alla condizione in cui versano le banchine.

Per la parte di pertinenza diretta del comune di Pordenone, abbiamo proposto un progetto di riqualificazione complessiva dell’area esterna che è un primo passo, come già annunciato nei mesi scorsi, di un piano di rigenerazione e riqualificazione complessiva della città che un po’ alla volta andrà avanti.

La stazione dei treni e degli autobus svolge un ruolo chiave negli spostamenti dolci a favore del centro cittadino ma anche dei principali siti di lavoro, dei servizi e scolastici. E il Progetto Primus costituisce il primo tassello non solo di una riqualificazione fisica ed estetica, ma anche funzionale a favore di una maggiore sicurezza degli stalli riservati alle biciclette».

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