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Telecamere, patto per installare in città i varchi elettronici anticrimine

08/06/2018 – Firmato da sindaco e prefetto l’intesa al fine di ottenere da Roma i fondi per installare telecamere ai varchi della città. Serviranno per individuare auto rubate o sospette. Sistema collegato al centro elettronico della polizia.
Telecamere, patto per installare in città i varchi elettronici anticrimine
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Firmato da sindaco e prefetto l’intesa al fine di ottenere da Roma i fondi per installare telecamere ai varchi della città. Serviranno per individuare auto rubate o sospette. Sistema collegato al centro elettronico della polizia.
Comune di Pordenone
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2018-10-24T12:23:30+02:00

Firmato dal sindaco Alessandro Ciriani e dal prefetto Maria Rosaria Laganà il «Patto per l’attuazione della sicurezza urbana». La sottoscrizione del patto è il passaggio giuridico necessario per partecipare al bando ministeriale che finanzia la videosorveglianza ai fini della sicurezza.

In particolare, i fondi consentirebbero di installare una dozzina di telecamere ai varchi di ingresso della città che «permettono di individuare e inserire in una “black list”– spiega il comandante della polizia locale Stefano Rossi - le auto oggetto di attività investigative, o verificare macchine rubate, non assicurate o senza revisione».

«Una sorta di rete, una forma di protezione importante per la città» - commenta il sindaco Ciriani. In sostanza, un sistema di lettura e tracciabilità delle targhe collegato a livello nazionale alla polizia di Stato, naturalmente nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e ai soli fini della sicurezza. Esclusi dunque i controlli legati alla disciplina della strada o per verificare gli accessi delle auto alle zone a traffico limitato.

E’ stato il ministero dell’Interno, sotto la guida dell’ex ministro Minniti, a dare l’opportunità di sottoscrivere «patti locali per la sicurezza» come precondizione per accedere a questi fondi per attivare i varchi di lettura targhe. L’obiettivo del bando, che il Comune presenterà entro il 30 giugno, è proprio migliorare il livello di sicurezza tramite l’incremento delle dotazioni tecnologiche.

Qualora la città ottenesse i fondi – la “torta” complessiva a livello nazionale ammonta a 37 milioni – la cintura di telecamere attorno a Pordenone verrebbe attivata in corrispondenza dei display informativi Gsm. Una soluzione che consente di utilizzare una linea già esistente risparmiando sotto il profilo logistico e economico.

I dettagli tecnici e sui costi, e quindi sull’entità del finanziamento da richiedere, verranno definiti nel bando, «ad ogni modo – sottolinea il sindaco – ci siamo attivati immediatamente a testimonianza che ogni qualvolta si presenta un’opportunità giuridica o economica, locale o nazionale per migliorare la sicurezza della città, noi la portiamo avanti. Lo dimostra anche l’approvazione del nuovo regolamento di polizia municipale e l’introduzione del daspo urbano» conclude Ciriani.

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