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Il nuovo welfare socio educativo e di comunità

Affrontare per tempo le situazioni di devianza e di disagio
  • Data 18 gennaio 2019

Il nuovo welfare socio-educativo e di comunità

 

 

     Presentato in Municipio il nuovo welfare socio-educativo e di comunità e di governo   dell’Ambito  per il  periodo 2019/2021

     -E’  una importante e significativa  pianificazione - precisa il sindaco Alessandro Ciriani – finalizzata ad intercettare e a  prevenire i  fenomeni legati alle devianze e al disagio vissuti da famiglie e minori. Vogliamo 

agire concretamente  sulle  situazioni  complesse che interessano la fascia di popolazione compresa tra i 3 e i 21 anni.    In passato le politiche giovanili  erano parcellizzate per cui poco percepite, con questo progetto   c’è una svolta all’approccio  delle problematiche, diamo risposte sociali di carattere integrato, risposte ai giovani pensando come i giovani.

     In passato  – commenta l’assessore ai Servizi sociali Eligio Grizzo illustrando  la struttura del piano -  si affrontavano casi acclarati diventati già  problematici e persistenti  come  ad esempio ”l’eccessiva esuberanza“ a scuola di alcuni studenti;  con questo  complesso ed articolato progetto invece, interveniamo prima con un’attività capillare interrogando i soggetti aggregatori del territorio e dei quartieri, e da qui   si intercettano,   appena si manifestano,  quei contesti di disagio e di disadattamento delle famiglie e dei minori. Per il consigliere regionale Alessandro Basso  è significativa l’interlocuzione tra i soggetti e gli enti che si occupano di  servizi educativi e di comunità mentre  Samantha Marcon della Coop Itaca soggetto attuatore,   ha ribadito che due sono gli aspetti su cui si fonda il nuovo welfare; complementarietà  delle competenze e responsabilità. Il sostegno dell’Azienda Sanitaria  che interviene con proprio personale per le questioni di competenza  e con 30 mila euro all’anno è stato espresso dal direttore Giorgio Simon e dal dott. Roberto Orlich.  Per la dirigente  del servizio sociale del Comune  Miralda Lisetto  questo  nuovo orientamento  al lavoro educativo e pedagogico è rilevante poiché oggi  i servizi sociali devono saper modificare il proprio approccio ai problemi  intercettando  quello che il territorio sta chiedendo.

     Il nuovo welfare si struttura in tre aree di interesse; i servizi socioeducativi  territoriali e   per le famiglie,  i servizi sociali in rete, scolastici e di strada già contemplati dal progetto TOP  e l’animazione territoriale e comunitaria   curati in passato da Genius  Loci

     La concreta attuazione,  organizzata dalla struttura comunale costituita dalla  dirigente Miralda  Lisetto, dal coordinatore Andrea  Satta e dalla referente dell’area  minori Carlotta Galli,  sarà affidata  alla Coop  Itaca che interverrà con una trentina di operatori  preparati ed esperti nelle varie materie. 

     Il nuovo  welfare socio educativo,  finanziato con   1.344.262,24 Euro, durerà  quattro anni con la possibilità di prorogarlo di altri quattro.

     Attuazione del progetto.  Il tavolo di regia sarà costituito  dal personale incaricato dei  Servizi sociali del comune di Pordenone e da quello della Coop Itaca che di volta in volta a seconda del  caso da trattare,  coinvolgendo  l’Azienda sanitaria, o il centro di orientamento regionale   oppure il mondo della scuola  ma anche le coop sociali del terzo settore.  

     Nello specifico il servizio  comunale si occuperà degli aspetti   socio-educativi   delle famiglie  e dei minori in carico  all’Ente,  mentre  le attività  di animazione sociale e i servizi legati al mondo della scuola  saranno in carico all’Azienda  Sanitaria n.5  con il coinvolgimento del Consultorio di neuropsichiatria infantile   e dei Dipartimenti  di salute mentale e di prevenzione.

     Le attività programmate Il Welfare di comunità  si occuperà delle attività di programmazione nei quartieri  cittadini, dell’animazione sociale, dei servizi  trasversali alle problematiche della famiglia. e delle attività che preparano  i minori  dai 3 ai 14 anni  all’ingresso  nelle scuole  sostenendo  l’azione educativa  sia scolastica che extrascolastica. In questa fase  interverranno le assistenti sociali, gli educatori e gli amministratori  di sostegno.  Gli educatori di strada invece saranno chiamati ad occuparsi  delle problematiche dei ragazzi tra i 14 e 18 anni.

            Organizzazione territoriale:   Sul territorio comunale e di quello che fu l’Ambito sociale, saranno organizzati gruppi di lavoro distribuiti  nei quartieri di Pn nord, Pn Sud, Torre e Centro il comune di  e nelle cittadine  limitrofe di San Quirino,  Roveredo, Porcia e Cordenons

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ultima modifica 2019-01-23T11:19:15+01:00
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