Posate due pietre d'inciampo
- Data 20 gennaio 2021
Davanti l’Ospedale civile di Pordenone
Nel “cammino della memoria” altre due pietre d’inciampo
Per celebrare il Giorno della Memoria, davanti all’ingresso dell’Ospedale S. Maria degli Angeli, sono state posate due “pietre d’inciampo” , che ricordano Bruno Barzotto fucilato a Giais di Aviano e Anto Zilli deportato a Dachau e morto dopo la fine della guerra per le privazioni subite nel campo di concentramento. Ad entrambi, studenti in medicina all’Università di Padova e tirocinanti all’Ospedale cittadino, fu conferita la Laurea honoris causa e per tale ragione sono ricordati con la “pietre d’inciampo” posate nei pressi dell’ingresso al nosocomio cittadino. Lo scorso anno ne erano state collocate sette in diversi punti della città e quest’anno prosegue il cosiddetto ”cammino della memoria” sempre su iniziativa degli studenti del Leopardi Majorana.
“Un doveroso grazie va a loro - ha esordito l’assessore alla cultura Pietro Tropeano – e alle proff. Silvia Pettarin e Susanna Corelli per averci ricordato attraverso la posa di queste due pietre l’estremo sacrificio di due ragazzi studenti di medicina, con laurea honoris causa, morti per la libertà. .. Questo momento non vuole essere solo un mero ricordo – ha proseguito - ma un invito a riappropriarci …. di valori come ..libertà, democrazia, coesione sociale, solidarietà”.
La dirigente scolastica Rossana Viola ha ricordato che, sono state posate circa 80 mila “pietre d’inciampo, a Pordenone il progetto è nato quattro anni fa che ora prosegue includendo nel “cammino della memoria” altre cittadine del territorio, Budoia , Caneva e Polcenigo. Due studentesse del Leopardi Majorana prima hanno letto la biografia dei due studenti di medicina e poi materialmente hanno posato le pietre nell’incavo del marciapiede preparato dal personale comunale.
Alla cerimonia erano presenti due famigliari, la nipote di Bruno Barzotto e un cugino di Anto Zilli, il presidente di Pordenone dell’Anpi Loris Parpinel e per l’Ospedale civile la dott.ssa Eva Fiappo.