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Massimo Toffolo, assente perché in procinto di sostenere un esame, è iscritto al primo anno del
corso di Ingegneria Chimica al politecnico di Milano ed è da sempre incuriosito su come il nostro
quotidiano sia pervaso e circondato di chimica. Essere ingegnere significa per lui trovare un
equilibrio tra precisione e creatività. In suo vece ha ritirato il premio il padre.
Osei Caleb Daddy è nato a Pordenone da genitori ghanesi, è una persona dinamica e motivata e
possiede una grande passione per l’economia, gli affari e lo sport. Vorrebbe ricoprire un ruolo di
rilievo in ambito economico, nel quale poter mettere in pratica la sua passione per gli affari.
L’assessore Tirelli si è complimentato sottolineando che «le Borse di Studio incarnano
perfettamente il concetto di merito per i risultati scolastici ottenuti. Lo stesso articolo 34 della
Costituzione - puntualizza - recita che la scuola è aperta a tutti e che i capaci e i meritevoli, anche
se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi». Etica, inclusione e
riconoscimento del merito: concetti fondamentali lodati dall’assessore, che conclude: «Grazie a
generosi lasciti come questo, bandi e borse di studio, il Comune riesce a dare efficacia e a
realizzare questo diritto costituzionale.
La comunità e le Istituzioni investono sui giovani, che
umilmente e silenziosamente si impegnano e raggiungono risultati, confidando nel fatto che alla
loro professionalità sarà affidato il futuro della nostra città. Così come ha fatto l’ingegnere Mior
per Pordenone, anche la nostra Amministrazione sta perseguendo l’intento di rinnovare le
infrastrutture, con particolare attenzione per quelle scolastiche».
Alla cerimonia erano presenti i famigliari degli studenti, lo storico Franco Serafini, il Dirigente
dell'Istituto Kennedy Piervincenzo Diterlizzi, la Dirigente dell'Istituto Flora Paola Stufferi, la
referente della Consulta degli Studenti di Pordenone Silvia Furlanetto, la delegata dal Dirigente
dell'Ufficio Scolastico Regionale F.V.G., la dirigente comunale del settore Istruzione Flavia
Maraston.
Lo storico Franco Serafini ha ricordato l’origine di questo riconoscimento. Tutto nacque dalla
volontà dell’ing. Augusto Mior, progettista delle scuole Gabelli, il quale stabilì che alla sua morte,
avvenuta nel 1957, il Comune di Pordenone avrebbe ricevuto 3.000 mq di terreno e una casa in
viale Trieste. Il ricavato della vendita di quei beni avrebbe consentito l’istituzione di una Borsa di
Studio per studenti universitari che sarebbe stata intitolata al figlio Luigi, morto durante i
bombardamenti del 1945. Gli esecutori testamentari delle volontà di Mior furono l’avvocato
Sandro Rosso e Giacomo Serafini, padre dello stesso Franco.
Dell’altro benefattore, Carlo Brussa originario di Zoppola, che non ha lasciato eredi, si hanno
poche e frammentarie notizie. Questa Borsa di studio è stata attivata e consegnata a partire dal
2009, quando Franco Serafini scoprì l’esistenza di un fondo destinato da suo padre agli studenti
più meritevoli.
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Ultimo aggiornamento: 29-05-2025, 18:54