Il San Valentino diventerà il primo parco inclusivo d’ItaliaGiochi, percorsi, strutture a misura di disabile. Sul laghetto pontili accessibili a tutti. Grande progetto finanziato e regalato alla città dalla famiglia Locatelli. https://www.comune.pordenone.it/api/it/comune/comunicazione/comune-informa/notizie/il-san-valentino-diventera-il-primo-parco-inclusivo-d2019italiahttps://www.comune.pordenone.it/api/it/comune/comunicazione/comune-informa/notizie/il-san-valentino-diventera-il-primo-parco-inclusivo-d2019italia/@@images/image-1200-e2a0eeda2742484837d76df795221008.jpeg
Il San Valentino diventerà il primo parco inclusivo d’Italia
Giochi, percorsi, strutture a misura di disabile. Sul laghetto pontili accessibili a tutti. Grande progetto finanziato e regalato alla città dalla famiglia Locatelli.
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La storica famiglia Locatelli finanzia e dona a Pordenone il primo parco d’Italia totalmente inclusivo. Un’area dove ogni spazio e struttura - dai giochi al laghetto, dai percorsi nel verde ai servizi igienici, dal punto ristoro all’ex cartiera (oggi sala matrimoni e sede di associazioni) - diventano pienamente fruibili da chiunque, disabili, normodotati, bambini, anziani.
PROGETTO «Un parco per tutti – ha sintetizzato il sindaco Alessandro Ciriani durante la presentazione – un gesto grandissimo della famiglia Locatelli che rimarrà nella storia della città. Un progetto d’integrazione reale, non solo di principio, nel parco più amato e frequentato dai pordenonesi». I lavori cominceranno verso fine autunno-inizio inverno e il nuovo parco sarà pronto orientativamente per la prossima estate. La parte interessata è la grande porzione da cui si accede da via San Valentino, pari a 23 mila metri quadrati, più il laghetto. Il progetto, già pronto in ogni dettaglio, è stato presentato oggi, nell’ex cartiera del parco, dai progettisti Erica Gaiatto e Francesco Casola e, per il Comune, partner dell’operazione, dal sindaco Ciriani e dall’assessore alla mobilità Cristina Amirante.
SPAZI ACCESSIBILI A TUTTI «Non è una semplice riqualificazione – ha spiegato Gaiatto – ma un progetto inclusivo rivolto a un’utenza ampliata, fondato sui principi dell’”universal design” per la totale partecipazione e condivisione degli spazi e degli oggetti. Valorizziamo quello che c'è senza inventarci nulla, ispirandoci ai valori dell’ambiente, dell’acqua, della storia di Pordenone». «Non si superano solo le barriere architettoniche – ha aggiunto Amirante - ma si fa molto di più, ispirandosi a un principio inclusivo in cui lo spazio è uguale per tutti». Principi che si declineranno concretamente 3 elementi fondamentali: il laghetto, i percorsi, i giochi.
LAGHETTO, BAR, EX CARTIERA «Il laghetto è ora la risorsa meno valorizzata – ha osservato Gaiatto - è nascosto ed escluso dal contesto. Lo renderemo visibile e fruibile (anche attraverso interventi multisensoriali) realizzando un sistema di pontili che costeggeranno la sponda in modo non invasivo, da percorrere in totale sicurezza e autonomia da tutti. Ci saranno anche tavolini a naturale estensione del punto ristoro, che verrà riqualificato». Previsti interventi puntuali anche sull’edifico dell’ex cartiera dove verrà installato un ascensore per disabili.
GIOCHI E PERCORSI «Quando progettiamo per i disabili progettiamo spazi migliori per tutti» ha argomentato Gaiatto. E infatti tutti i giochi potranno essere utilizzati allo stesso momento da tutti e saranno accessibili a qualsiasi disabilità motoria e intellettiva, con soluzioni sensoriali anche per bambini ciechi o con limitazioni visive. L’area sarà composta da 3 ambienti tra loro raccordati con zone per bimbi da 0-5 anni, 10-12 anni, e una per compleanni e feste. Ci sarà persino un’area pensata per genitori e nonni, «così diventa uno spazio multigenerazionale». I tracciati nel verde esistenti verranno resi accessibili addolcendo le pendenze e utilizzando pavimentazioni biocompatibili per eliminare le asperità. I percorsi saranno utilizzabili anche da persone in sedia a rotelle, cieche o ipovedenti.
RINGRAZIAMENTI AI LOCATELLI «Non possiamo che dire grazie – ha detto il sindaco. – I Locatelli rappresentano quegli imprenditori pordenonesi che hanno anticipato concetti come innovazione, sviluppo e investimenti, persone eleganti che con discrezione si sono messe a disposizione della città». «Questo gesto – ha aggiunto Amirante – è segno dell’amore dei Locatelli per Pordenone e della loro attenzione per le persone svantaggiate».