"Il primo matricidio" dall'Eumenidi di EschiloTEATRO - Compagnia di A&M per la rassegna Estate a Largo Cervignano #estateApordenonehttps://www.comune.pordenone.it/api/it/vivere-pordenone/eventi/estate-a-largo-cervignano/il-primo-matricidiohttps://www.comune.pordenone.it/api/it/vivere-pordenone/eventi/estate-a-largo-cervignano/il-primo-matricidio/@@images/image-1200-400f0a0860ffe264241acc757622daca.jpeg
"Il primo matricidio" dall'Eumenidi di Eschilo
TEATRO - Compagnia di A&M per la rassegna Estate a Largo Cervignano #estateApordenone
Tipo di evento
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A chi è rivolto
A tutti e tutte, senza limiti d'età
Luogo (da selezione)
Luogo dell'evento
Arena Largo Cervignano - Largo Cervignano, 71 Pordenone
Ufficio
Ulteriori informazioni
Partecipanti
Con il patrocinio del Comune di Pordenone
sì
Sponsor
Patrocinato da (altro ente)
Luoghi collegati
Inizio evento
23/08/25 20:45
Fine aperta
Ricorrenza
Nome del contatto
Compagnia di Arti & Mestieri
E-mail di contatto
info@compagniadiartiemestieri.it
Telefono del contatto
0434 40115 - 340 0718557
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Terza tragedia della trilogia dell’Orestea, Le Eumenidi prende il nome dalle Erinni,antiche divinità della vendetta che rivendicano il diritto di punire chi ha versatosangue tra consanguinei. Dopo aver ucciso sua madre Clitemnestra per vendicareil padre Agamennone, Oreste si rifugia sotto la protezione di Apollo, che lo difendedall’implacabile persecuzione delle Furie. Ma il fantasma di Clitemnestra non trovapace e risveglia le Erinni, che si mettono sulle tracce del matricida. È allora che Atena, dea della sapienza e protettrice di Atene, propone un cambiamento rivoluzionario: istituire un tribunale formato dai cittadini migliori, per decidere non secondo vendetta, ma secondo giustizia. Il processo, che si svolge sul colle dell’Areòpago, segna il passaggio dalla giustizia arcaica alla legge della polis. Il coro delle Erinni ha un ruolo fondamentale: è la voce dell’ordine antico, il canto di un mondo che non accetta di essere relegato al silenzio.
Le Erinni non sono solo vendicatrici, ma custodi della memoria del sangue versato e della potenza materna. Il verdetto è incerto, ma il voto di Atena a favore di Oreste decide l’assoluzione. Una decisione che afferma simbolicamente il primato del padre e cancella il valore della madre, dando origine — forse — a quella contraddizione originaria su cui si fonda la democrazia occidentale: una giustizia “nuova” costruita sulla sottomissione del principio materno, sulla rimozione delfemminile come potere generativo e fondativo. Un peccato d’origine che ancora oggi ci interroga.