Sguardi perduti - La sesta estinzione

Le attività antropiche modificano l’ambiente sin dagli albori dell’umanità, impattando sugli equilibri ecosistemici.

Questi impatti si sono intensificati negli ultimi due secoli, determinando, tra le altre cose, l’estinzione o la drastica riduzione di un gran numero di specie viventi.

La mostra “Sguardi perduti – La sesta estinzione”, attraverso il sapiente uso del disegno naturalistico, ci pone di fronte ad un interrogativo drammatico: stiamo causando una nuova estinzione di massa?

La sesta estinzione presenta una carettristica diversa rispetto alle cinque che si sono verificate in prcedenza sulla Terra: non ha cause naturali.

Distruzione degli habitat, diffusione di specie invasive, inquinamento, pesca e caccia eccessive sono attività antropiche all'origine della perdita di biodiversità e il tutto sembra amplificato dai cambiamenti climatici, anch'essi innescati dalle attività umane.

La mostra "Sguardi perduti - la sesta estinzione", attraverso i disegni a colori e al tratto del naturalista Michele Zanetti, racconta caratteristiche e stato di conservazione di venti specie di mammiferi, selezionati tra i tanti oggi fortemente minacciati.

Il Museo accoglie queste opere instaurando un dialogo con le collezioni esposte: alcuni animali ritratti sono esposti ai piani, mentre nella sala che ospita la mostra sarà possibile ammirare alcuni esemplari di uccelli e di rettili in pericolo d'estinzione.

Il tema trattato permette poi di estendere la riflessione al traffico illegale di animali (o di parti di essi) nonchè alle Istituzioni che sono attive sul campo nella lotta al bracconaggio.