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Giorno del Ricordo: le celebrazioni

Deposizione di corona , interventi delle autorità e convegno per gli studenti
  • Data 11 febbraio 2019

Il Giorno del Ricordo La celebrazione

 

            Nel cortile dell’ex provincia, in corso Garibaldi, è stato celebrato il Giorno del Ricordo per rimembrare le drammatiche e storiche vicende legate alle foibe e all’esodo giuliano–dalmata  nel dopoguerra.

            Alla presenza di autorità civili e  militari,  di cittadini e di studenti, rivolgendosi a quest’ultimi il sindaco Alessandro Ciriani  ha   ricordato la figura di Norma Cossetto “studentessa italiana di 23 anni che viveva in Istria…..barbaramente seviziata per giorni e poi gettata dai comunisti slavi  in uno dei buchi profondi delle montagne carsiche, … le foibe;….. vicenda  di cui nessuno ha mai parlato per 75 anni.  Norma Cossetto è la nostra Anna Frank,  uccisa dalla follia comunista solo perché italiana, come  Anna dalla follia nazista solo perché ebrea”

            Ha quindi messo in evidenza  che sul confine orientale vi fu  un’operazione di pulizia etnica  perseguita  con  fucilazioni, annegamenti, sevizie, processo sommari, torture, infoibamenti con la conseguente fuga dal terrore  per 350 mila  italiani dalle loro terre.  “Una tragedia  italiana e non solo degli italiani di quel territorio; nelle foibe  non furono gettati fascisti o criminali di guerra, ma furono gettati italiani in quanto tali,  partigiani anticomunisti contrari all’instaurazione di una dittatura sovietica nel nostro Paese, dichiarati antifascisti e innocenti. Fatti storici e non opinioni - ha proseguito -  eppure quest’anno  più che in passato dobbiamo assistere al revival delle vergognose menzogne che per tanti decenni hanno deturpato la memoria dei martiri. Le parole del Presidente della  Repubblica Mattarella  -  non si trattò di una ritorsione  contro i torti del  fascismo, ma  il frutto di un odio ideologico, etnico e sociale. -  non lasciano spazio ad equivoci o interpretazioni di comodo”           

                 “L’auspicio – ha concluso il Sindaco – è che  si possono ricordare tutti questi drammi in un clima   di grande serenità e accettazione, senza mistificazioni… senza anacronistiche contrapposizioni, nella  consapevolezza che le vittime dei totalitarismi sono vittime, punto e basta,  e tutte meritano  di essere  ricordate senza che la loro tragedia venga messa in discussione.”

                 In apertura di cerimonia, dopo la deposizione della corona ai piedi della lapide  che ricorda le   tragiche vicende, Flavia Maraston, figlia di esuli di Visinada, ha portato il saluto del presidente       dell’ANVGD Silvano  Varin,    commentando le vicende storiche,   i fatti ed i  drammi   familiari. Successivamente  nell’aula consiliare ha introdotto  la conferenza  “Un ricordo indelebile. Le      testimonianze dei familiari delle vittime delle foibe”, con gli interventi di   Enrico Bergamasco fra gli            interpreti del film  Red land,  Antonella Sirna testimone degli eventi e Matteo Maria Giordano in      qualità di moderatore, entrambi familiari di  vittime delle foibe.

                 Alla cerimonia sono intervenuti alcuni sindaci,  la prefetto Maria Rosaria Maiorino e l’assessora  regionale alla cultura  Tiziana Gibelli che  ha sottolineato quanto sia importante  ricordare le verità che è  stata rubata.

ultima modifica 2019-02-11T14:51:15+01:00
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