Variante al PRGC del 1955 - Piano Cerutti (1969)

1969cerutti.jpg

Redatto dall'arch. Ezio Cerutti (Milano)
variante approvata con DPGR 11/URB del 21 gennaio 1969

Criteri progettuali

  • Adeguare la previsione del piano alle esigenze immediate e soddisfare le necessità di un “ragionevole periodo futuro”.
  • Porre rimedio a uno sviluppo caratterizzato da «mancanza di ordine programmato, con costruzioni in zone dove la configurazione fisica del terreno lo permetteva, arrestandosi solamente dove incontrava difficoltà di ordine artificiale». Cerutti così riassumeva:
«I problemi che la realtà di Pordenone prospetta sono di natura veramente singolare. Più che previsioni in estensione è utile pensare alla riorganizzazione ed alla integrazione della vasta zona già parzialmente interessata, e compromessa, dalla frammentaria edificazione»
estratto di relazione verbale tenuta dal Cerutti in data 1 settembre 1960


Dati dimensionali

Riportava un articolo de Il Popolo del 20 maggio 1955:

«i dati ricavati dalle indagini indicano densità territoriali irrisorie derivate sia dal tipo edilizio più comune, la casetta unifamiliare, sia dalla frammentarietà delle iniziative che germinano spontaneamente guidati prevalentemente da interessi casuali».

Se ne ricava un’immagine di disordine edilizio con irrazionale ubicazione degli edifici e carenza dei servizi pubblici in rapporto alla dilatazione della zona edificata. L’orientamento del piano, in conseguenza, segue il criterio di “saturazione” delle zone investite da “insediamenti polverizzati” incrementando considerevolmente la densità edilizia.


Obiettivi strategici

  • Delimitazione dei settori che davano luogo al formarsi di quartieri inserendo in essi le indispensabili strutture di uso collettivo.
  • Riequilibrio della densità edilizia con particolare riguardo alla limitazione delle altezze nel centro storico per salvaguardare valori artistici e ambientali dall’assalto già in atto della speculazione edilizia. Si garantiva così l’attenuazione del pericolo di drastici interventi di trasformazione.
  • Destinazione di aree ad edifici e impianti di carattere sociale inerenti la vita della città.
  • Riorganizzazione della rete viaria in relazione alle ristrutturazioni interne.
  • Ricollocazione dell’attività industriale per consentire un elastico adeguamento alle future necessità delle attività aziendali.

Periodo storico

Il Piano Cerutti è stato assoggettato a 70 varianti che sono state adottate nel periodo di maggiore crescita urbana (da 36.925 abitanti nel 1963 ai 51.369 abitanti nel 1981).

A partire dal 1977 le varianti adottate hanno lo scopo di sospendere l’attività edilizia nell’area centrale e di ridurre gli indici.

È riconosciuto al PRG l’esaurimento della sua funzione di contenimento dell’espansione.

pubblicato il 2013/03/14 12:15:03 GMT+1 ultima modifica 2018-10-24T11:45:39+01:00
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