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di Jay Asher.
Recensione a cura di Marta, Martina, Emma, Veronica, Lorenzo
Non puoi bloccare il futuro. Non puoi riavvolgere il passato. L'unico modo per scoprire la verità è schiacciare play.
Hanna Baker è una ragazza che ha deciso di togliersi la vita, ma prima di farlo registra 13 cassette con i nomi e motivi per cui si è suicidata. Tornando a casa, il co-protagonista, Clay, le trova sul pianerottolo e ascoltandole capisce che parole e azioni possono ferire delle persone, mentre per altre possono non avere un valore, essere prive di importanza.
Leggendo questo libro si affronta il problema del bullismo in modo molto diretto e si capisce che è importante rispettare le altre persone. Ispirandosi a questo libro, Netflix ha deciso di fare una serie tv.
Ci è piaciuto molto leggerlo e ci ha fatto riflettere. Però sconsigliamo il libro a persone molto sensibili perché il contenuto è un po' forte. Secondo noi lo scrittore utilizza uno stile molto contemporaneo.
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IL BAMBINO ARGENTO
di Kristina Ohlsson. Recensione a cura di Rosela, Alessia, Beatrice, Federica, Kaid
... e forse leggerlo quando saremo adulti ci aiuterà ricordarci che siamo stati anche noi bambini.
Coraggio, amicizia, forte senso di appartenenza ad una terra diversa da quella di origine, solidarietà nei confronti dei meno fortunati: il tutto contornato dall’atmosfera surreale e quasi magica di un innevato paesino del nord Europa, e condita da un bel po’ di mistero. Questi gli ingredienti principali del libro “Il bambino argento”, un romanzo ben scritto, dalla trama semplice, particolarmente adatto ai giovani ma piacevole da leggere anche da grandi. In fondo è bello tornare un po’ indietro nel tempo e immedesimarsi nei piccoli protagonisti, la simpatica coppia di dodicenni formata da Aladdin e Billie, accompagnati da una loro cara amica: Simona. La coppia di amici è già stata protagonista del precedente romanzo della svedese Kristina Olhsonn, "Bambini di cristallo", in cima alle classifiche di vendita in Svezia tanto da superare, udite udite, persino Harry Potter! Con tanto fervore cercano di farsi ascoltare dagli adulti, esprimendo a gran voce opinioni che nella maggior parte dei casi non verranno prese in considerazione. E che si misurano coraggiosamente coi problemi di tutti i giorni, a volte di non facile soluzione neanche per quelli più cresciutelli. È quello che succede ai genitori di Aladdin, che non sanno come venire fuori dalla crisi e si trovano costretti a prendere decisioni radicali; ma Aladdin non vuole lasciare Åhus: lui si sente svedese in fondo, era talmente piccolo quando ha lasciato la Turchia che non se la ricorda nemmeno. È consapevole che non basterà far cessare i furti per risollevare le sorti del ristorante, e quando si comincia a vociferare di un antico tesoro nascosto da qualche parte in paese, la speranza si fa più viva in lui. Positività e immaginazione accompagnano le ricerche dei due piccoli detective, la cui tenacia non potrà non essere premiata da un lieto fine. Uno dei misteri è risolto, ma i due ragazzini ancora non hanno dato una spiegazione alle insolite impronte sulla neve di uno strano bambino in pantaloncini che si aggirava nel ristorante dei genitori di Aladdin e sembrava che si “divertisse” a seguire i due amici. Impronte insolite... sapete perché??? Beh, a quanto pare il bambino di impronte sulla neve non ne lasciava…
“Il bambino argento” è un’ottima lettura per ragazzi desiderosi di provare brividi paurosi restando al sicuro nella propria casa: chiuso il libro, i fantasmi svaniscono, forse. Bel romanzo, si legge tutto d'un fiato e lascia nella giovane lettrice o nel giovane lettore, a partire dai dodici anni, una dose salutare di dubbi.
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IL GIARDINO DEI MUSI ETERNI
di Bruno Tognolini. Recensione a cura di Francesca, Salma, Sara, Gabriele
Ci è voluto circa un mese e mezzo per leggerlo.
Abbiamo cominciato osservando la copertina e, una volta aperto... abbiamo scoperto che parlava di animali morti ma che si comportavano come se fossero vivi. Tutto comincia con un gatto (il protagonista)... in uno strano giardino: il giardino "dei musi eterni".
La storia raccontata da questo libro si collega a romanzi e film di fantasmi, ma non fa paura. La vicenda dura un po' di anni e l'autore la racconta alternando l'uso dei tempi verbali, usando sia il passato che il presente.
Il messaggio che vuole trasmettere è che anche se perdi un animale che è stato tuo compagno di vita, esso rimane per sempre nel tuo cuore e vive SEMPRE con te.
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IL TRISTO MIETITORE
di Terry Pratchett. Recensione a cura di Luca, Tommaso, Rahul
Nessun albero è intelligente quanto stupido come i pini contatori. I pini contatori capivano qual era il problema, credevano di capire. Esempio: i pini contatori si accorsero che gli uomini li abbattevano, ma credendo che li abbattessero per controllare l’età, essi modificarono il loro DNA in modo che sul loro tronco fossero già visibili gli anni che avevano. Nel giro di un anno le compagnie che producevano numeri civici li abbatterono tutti. Intanto nel resto del Mondo Disco procede tutto normalmente; le solite cose: è stata solamente licenziata la Morte, niente di che. Intanto ad Ankh Morpork è stato fondato un piccolo club di non-morti. Lo scrittore è estraneo alla faccenda, il narratore è esterno. Il libro ci ricorda Harry Potter e Percy Jackson per via delle creature magiche e i personaggi, anch’essi magici. I personaggi vengono descritti secondo il punto di vista di altri personaggi o descrivono da soli i loro sentimenti e abitudini.
Il libro in media ci è piaciuto e l’abbiamo trovato valido per questo motivo: l’abbiamo trovato in alcuni momenti comico e in altri serio, adattandosi in tal modo alle esigenze di lettura dei ragazzi della nostra fascia d’età.
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IO E IL PAPU
di Luigi Garlando. Recensione a cura di Filippo, Josias, Lorenzo, Matteo, Nicolò
Quanti modi di comunicare conosci? Parlando, mimando, scrivendo... ma ci avevi mai provato utilizzando le figurine dei calciatori Panini? E' la storia di un ragazzino di 11 anni che è rimasto traumatizzato da un attacco terroristico in Spagna pochi anni prima. Da quel momento lui non parla più e per comunicare usa questo suo metodo “personalizzato”. Sua cugina Margot gli racconta di avere letto un libro che contiene alcune lettere scritte da bambini di tutto il mondo al Papa e cerca di convincerlo a mandargliene una. Grazie alla sua determinazione lei riesce a convincerlo: in men che non si dica Arcadio sceglie le figurine più adatte per la lettera e in poco tempo la spedisce al pontefice anche lui. Da lì a pochi giorni il Papa riceve tutte le lettere che i bambini gli hanno mandato. La prima lettera che prende è proprio quella di Arcadio, e subito si fa delle domande su perché gliel'ha scritta con delle figurine. Il Papa, non avendo capito il messaggio, decide di andare a fare visita al ragazzo. I genitori vedendo sua Santità si impressionano, ma lui subito spiega il motivo della sua visita. Il Papa e il bambino costruiscono un'amicizia, ma lo scopo del primo è quello di far riprendere sicurezza al secondo e di fargli fare le cose che faceva un tempo, mentre quello del secondo è di avere qualcuno che lo capisca. Un giorno il Papa riesce a convincere Arcadio a tornare allo stadio dopo tanto tempo. Lì però succede un piccolo incidente: dei tifosi avversari lanciano delle bottiglie di vetro per terra e un scheggia colpisce Arcadio sulla schiena; il bambino rimane immobile e per gran parte della partita non riesce a trovare il coraggio di entrare allo stadio. Sul finale della partita però entra il capitano della squadra e solo allora riesce a trovare il coraggio che fino a quel momento gli era mancato. La loro avventura va avanti per tre settimane nelle quali il Papa (Papu per il bambino) riesce pienamente a realizzare il suo obbiettivo. La vicenda si conclude nel migliore dei modi: il bambino durante la Via Crucis, fatta per mano del Papa, riesce finalmente a ritrovare la parola. Noi consigliamo pienamente di leggere il libro perché può far riflettere su molti fatti che quotidianamente ignoriamo.
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